L’Indonesia ha rinviato di tre anni i piani per la produzione di combustibile prodotto interamente con olio di palma, secondo quanto riferito da Reuters nel mese di giugno.
Inizialmente, il governo aveva pianificato di iniziare a produrre il cosiddetto “green diesel” nel 2023, ha affermato Reuters, ma secondo un documento presentato dal primo ministro dell’economia Airlangga Hartarto durante un incontro con i media, l’obiettivo sarebbe stato spostato al 2026.
L’Indonesia ha rivisto la sua politica energetica dopo che la pandemia di Covid-19 aveva interrotto i piani di ricerca e investimento.
Il paese attualmente utilizza un tipo di biodiesel noto come B30, che viene prodotto mescolando l’estere metilico di acido grasso di palma (FAME) con combustibile diesel fossile, ma sta anche costruendo raffinerie per trasformare l’olio di palma direttamente in combustibile.
Produrre combustibile dall’olio di palma fa parte del piano indonesiano di massimizzare l’uso di quest’olio vegetale a livello nazionale al fine di assorbire l’eccesso di offerta e ridurre le costose importazioni di carburante.
In un primo momento, il Paese aveva deciso di aumentare dal 30% al 40% il contenuto obbligatorio di FAME nel biodiesel nel 2021, ma l’obiettivo era poi stato rinviato di un anno a causa dei bassi prezzi del greggio.
Nel febbraio 2019, Reuters ha riferito che la società energetica statale indonesiana PT Pertamina aveva firmato un accordo con la compagnia petrolifera italiana ENI SpA per sviluppare una raffineria green in Indonesia e per elaborare una miscela di carburante a base di olio di palma in Italia.
Pertamina ha dichiarato di aver firmato una joint venture per la produzione di combustibile completamente derivato da olio crudo di palma (CPO) nell’impianto indonesiano.